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GDPR e WhatsApp

GDPR e WhatsApp

Con oltre 1 miliardo e mezzo di utenti attivi in più di 180 paesi, WhatsApp è l’applicazione di messaggistica più famosa e utilizzata al mondo.

Nel 2017, con il lancio della versione WhatsApp Business, l’app si posiziona anche come strumento ideale per le piccole e medie imprese che vogliono realizzare campagne di marketing efficaci senza investire ingenti quantità di denaro e che, al tempo stesso, desiderano stringere un contatto diretto con i propri clienti.

MA… c’è sempre un MA!

Alcune limitazioni di WhatsApp Business

In termini di marketing, l’applicazione di proprietà di Mark Zuckerberg pone alcune limitazioni che non possono essere trascurate:

No invio di promozioni. WhatsApp Business non può essere utilizzato per inviare messaggi promozionali, pubblicitari o comunicazioni di marketing. Pena: blocco dell’account.

Nessuna automazione. Eccezione fatta per il messaggio d’assenza e il messaggio di benvenuto, WhatsApp business non permette di sfruttare la marketing automation.

Contatti. I clienti, i cui contatti sono stati raccolti tramite WhatsApp, sono contattabili solo su WhatsApp. E ammettiamolo, avere un database di clienti contattabili solo ed esclusivamente tramite WhatsApp può essere molto limitante.

Invio massivo. WhatsApp Business non autorizza l’invio di messaggi massivi. L’unico modo per inviare lo stesso messaggio ad un elenco di contatti, senza doverlo inviare singolarmente, è la lista broadcast, la quale però consente l’inserimento di soli 256 contatti.

Cancellazione dalla lista contatti. Gli utenti non possono cancellarsi autonomamente dalle liste contatti ed evitare quindi di ricevere messaggi indesiderati. Al contrario, agli utenti dovrebbe sempre essere data la possibilità di modificare il consenso al trattamento dei propri dati personali.

WhatsApp contro il GDPR ⚠️

Si, proprio così!

A seguito di un’indagine, nel 2018, il Garante Privacy irlandese ha condannato WhatsApp ad una multa di 225 milioni di euro a causa della poca trasparenza con cui l’app di messaggistica condivideva i dati personali degli utenti con altre applicazioni sempre di proprietà di Mark Zuckerberg.

Secondo l’autorità irlandese, WhatsApp non avrebbe adeguatamente informato i suoi utenti dello scambio di dati personali che avviene tra l’applicazione e altre aziende di Facebook, violando così le disposizioni europee sulla protezione dei dati sancite dal GDPR.

Come utilizzare WhatsApp allora?

La protezione della privacy è un requisito fondamentale di ogni strumento di marketing utilizzato. Per questo motivo, deve sempre essere presente un’informativa marketing e policy adeguata.
Se desideri contattare il tuo cliente tramite WhatsApp, allora devi esplicitamente informare il tuo cliente che gli invierai messaggi tramite WhatsApp; il cliente non vuole più ricevere i tuoi messaggi su WhatsApp? Devi dargli la possibilità di modificare il proprio consenso autonomamente.

È per questo che esistono piattaforme appositamente progettate per far si che tutti i siti web e le applicazioni siano sempre conformi al Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati e alla direttiva ePrivacy.

Una di queste piattaforme è proprio MyGDPR.
MyGDPR è un sistema di data management che permette di gestire la privacy degli utenti del tuo sito web e della tua newsletter da un’unica piattaforma online restando sempre conforme alle ultime normative GDPR emanate dal Garante Privacy ed entrate in vigore il 10 gennaio 2022.

Nella sua versione FULL, infatti, MyGDPR comprende anche l’integrazione e la gestione GDPR di WhatsApp e l’invio di 10.000 messaggi per permetterti di essere sempre a stretto contatto con i tuoi clienti.

Scopri di più su MyGDPR visitando il nostro sito 🔗 https://mygdpr.360maker.it

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